Relive Adige è un progetto che nasce dall’esigenza di allargare i confini del centro storico, il quale allo stato attuale dei luoghi si sviluppa all’interno dell’ansa del fiume. Il ruolo dell’Adige rimane così marginale, viene attraversato, talvolta ammirato ma i luoghi nei quali è possibile avvicinarlo, godendo del suo scorrere lento, sono pochi e privi di una vera e propria funzione.
Relive Adige propone tre piccoli interventi allo scopo di avvicinare le persone al fiume, offrendo prospettive differenti sulla città e sulle proprie acque.
Le location nelle quali i tre interventi vogliono insediarsi sono stati accuratamente studiati analizzando le esigenze delle persone che spesso tentano di vivere questi luoghi, nei modi più disparati, senza tuttavia trovare un vero e proprio fulcro. Non a caso questi luoghi sorgono nei pressi delle tre zone verdi che si susseguono lungo il percorso del fiume.
In passato il fiume ha avuto per la città un ruolo di fondamentale importanza; sull’Adige galleggiavano delle zattere connesse alla terraferma tramite “Peagni”, che avevano lo scopo di accogliere le imbarcazioni per il trasporto delle merci, oltre ad ospitare i mulini usati per la macina e la produzione della farina.
INTERVENTI PROPOSTI
LA SECCA DI CASTELVECCHIO
Per molti giorni all’anno questa parte dell’alveo fluviale rimane in secca e nelle giornate di sole molte persone amano scendere lungo l’argine nelle vicinanze del fiume. Il progetto proposto vuole rafforzare tale possibilità rendendola evidente tramite l’istallazione di tre zattere galleggianti, in grado di offrire una vista alternativa sul ponte di Castel Vecchio, sul campanile di S. Zeno, piuttosto che sulle acque del fiume che in quel punto sono lente e poco profonde.
LA TERRAZZA SU SAN GIORGIO
L’argine di S. Giorgio con le sue balze che scendono verso l’Adige, sono il luogo che più si presta alla realizzazione di terrazze nelle quali sia possibile sostare ad ammirare lo scorrere del fiume.
La struttura leggera, che si proietta a sbalzo verso l’Adige, offre la sensazione di essere sospesi sopra il flusso dell’acqua. Nel progetto proposto la terrazza si pone come luogo d’incontro in grado di generare interesse anche per attività future da insediare nei vicini giardini allo scopo di valorizzarli.
L’ANFITEATRO SULL’ADIGE
Nel luogo in cui sorgeva il ponte romano di completamento del Decumano è oggi presente una doppia scalinata che scende sull’Adige in uno spazio privo di una propria funzione, ma in grado di offrire un panorama mozzafiato sul vicino Ponte Pietra e su Castel S. Pietro.
Questo luogo è destinato ad ospitare la terza installazione proposta che consiste in una struttura galleggiante, raggiungibile scendendo le scalinate. Essa è stata progettata come un piccolo anfiteatro nel quale le persone possono accomodarsi sulle scale ad ascoltare un gruppo musicale, piuttosto che un artista di strada, o semplicemente ammirare il fiume che diviene una scenografia. Questo spazio vuole essere percepito anche da chi si affaccia sull’Adige dalla riva opposta, attirando l’attenzione su una parte di città che necessità di essere riqualificata.
In collaborazione con:
Arch. Simone Abbiati
Arch. Nicholas Bonora
Info
OFFICINA D’ARCHITETTURA
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